Portici d’Estate

 

Chi l’avrebbe mai detto  che avremmo raccontato venti anni del nostro percorso di vita insieme. Quella estate del 1992, la prima volta in Piazza Maria Immacolata di Martina Franca (i Portici per intenderci), insieme a Lucio Montanaro. Sei giorni durava allora. Circa ventimila presenze e tanto entusiasmo. Iniziammo con Franco Solfiti, Adriana Russo, Daniele Piombi, Maria Teresa Ruta, Debora Caprioglio, ma soprattutto il merito di essere riusciti a mettere sul palco le aziende martinesi che allora si guardavano in cagnesco e solo pochi di loro preparavano il campionario, eccetto uno, Vincenzo Cannarile (Ciudd) che era stato il primo ad essere stato presente con la pubblicità negli stadi italiani. Quanti ricordi, quanti artisti. E’ difficile pensare a chi, in tutti questi anni, non è venuto a Portici. Circa duecento nomi, Giorgia, Patti Pravo, Alex Baroni, Lauzi, Modugno, Casale, Ron, Barbarossa, Masini, Ruggieri, Bertè, Manuela Arcuri, Serena Auteri, Katia Ricciarelli, Ron, Mango, I Santa Esmeralda, solo alcuni di loro. Quanti modelli e modelle in tutti questi anni. Tra loro ce n’erano due che forse mai avrebbero immaginato tutto il successo che hanno avuto: Beppe Convertini e Rossella Brescia. Forse, se avessi potuto, avrei fatto presentare a loro due questa ventesima edizione. Dopo alcuni anni, Piazza Maria Immacolata diventò piccola e fummo costretti a migrare in Piazza XX Settembre, poi in Piazza Crispi con il monumento come scenografia. Poi ancora in Piazza XX settembre.

La svolta è avvenuta tre volte, la prima quando la regia fu affidata a Fulvio Valente che aveva l’esperienza di ‘Donna sotto le stelle’ di Piazza di Spagna e fece fare il salto di qualità, la seconda quando tredici anni fa entrò nell’organizzazione mia moglie Raffaella ed infine nel 2005 quando ci trasferimmo a Taranto. Guarda caso in Piazza Maria Immacolata con la fontana a fare da scenografia. E’ stata quella l’edizione più bella di questi vent’anni. Senza ombra di dubbio. Avrei tante cose da ricordare: i cattivi rapporti con gli amministratori comunali e la politica, gli attacchi anonimi, le cattiverie subite, i pessimi rapporti con alcuni commercianti, ma i ricordi belli fortunatamente superano quelli brutti. Tanti compagni di viaggio oggi non ci sono più: Bruno Lauzi, Romano Mussolini, Alex Baroni e … Lino Cassano, tra i miei più grandi sostenitori prodigo di incoraggiamenti.
Tra gli amici ne ricordo un altro, Orazio Laddomada, seduto in prima fila l’anno della Di Lazzaro, consapevole che non avrebbe mai più visto in futuro la manifestazione. Mi piace ricordare persone che in questi anni sono sempre rimaste vicine e che continuo ad ammirare come i fratelli Marangi, i Lerario, i Martellini, i Gianfrate, i Tardia, Antonio Ancona, Fragnelli. Sono stati piacevoli compagni di viaggio. Basta con i ricordi, torniamo al presente. Perché  a Martina questa edizione? Prima di tutto è stata Raffaella a volerlo. Era giusto festeggiare i venti anni con la città che ne ha dato i natali, poi per alcuni politici martinesi che hanno insistito. Insomma, il 30 luglio del 2012, ancora una volta, i riflettori sono stati puntati su Martina Franca, per tre ore emozionanti. La consegna del Premio Valle d’Itria che ha premiato otto grossi imprenditori. Infine tanti ospiti ad iniziare da Giancarlo Giannini e Toto Cutugno. Poi dei cantanti che hanno coinvolto  tutto il pubblico come Renzo Rubino reduce dal secondo posto di Musicultura accompagnato dai musicisti della Pausini e Jovanotti che l’anno successivo ha vinto il premio della critica a Sanremo nella sezione giovani e nel 2014 si è classificato terzo nei big. Oltre a Renzo, Sandro Giacobbe, i Jalisse che hanno vinto una edizione del festival di San Remo, il comico ex Iena Gianluca Ansanelli, Veronica Liberati, tra le più brave di tutte le edizioni di ‘Ti lascio una canzone’.

Ora ci riproviamo ad iniziare dalla nuova edizione, nell’ultimo weekend di luglio 2015,  a Taranto nella mitica Piazza Maria Immacolata con l’obiettivo di promuovere l’immagine di Taranto in tutto il mondo. L’importante è aver vissuto una lunga storia durata vent’anni di un evento entrato nella storia della moda in Italia.

 

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